FOTOGRAFIA: INVESTIRE COLLEZIONANDO

La Compagnia Holding
Il mercato dell’arte e fotografia dipende da una serie di molti fattori. Possiamo definirlo un mercato complesso e particolarmente diverso da quello finanziario. Per investire in arte, pertanto, non è sufficiente saper riconoscere un’opera e stimarne il possibile valore economico, ma bisogna soprattutto conoscere il mercato e comprendere i meccanismi economici su cui si regola.

 

Per quanto concerne la fotografia, anch’essa è una forma d’arte nota e apprezzata, ma più recente nel mercato,  anche se l’interesse sta crescendo notevolmente e sempre più nuovi collezionisti considerano questo settore una nuova opportunità di investimento. Se per le opere d’arte si parla di autentico, in fotografia – essendo riproducibile – si parla di edizione limitata, ossia quante volte è stata stampata un’immagine, meglio se le copie sono firmate o timbrate dall’artista che ne autenticano la paternità. Mentre le prove d’artista sono quelle copie che non entrano prettamente nel mercato, ma vengono utilizzate a scopi personali, queste a differenza delle precedenti, vengono indicate con numeri romani da I al massimo di III. Poi dobbiamo dividere le foto in quelle storicizzate o vintage e quelle che entrano nel settore dell’arte contemporanea. Due settori ben precisi con stime e investimenti diversi tra loro.

In Italia, solo negli ultimi anni, il mercato della fotografia ha iniziato ad entrare nel collezionismo d’investimento, preferendo immagini di noti fotografi storicizzati, meglio se di moda o comunque immagini di celebrità come quelle del cinema. Allo stesso tempo si registra una crescita verso la fotografia contemporanea con autori più o meno noti grazie anche alle esposizioni internazionali sempre più frequenti, meglio se raccontano un momento storico, reportage dal tema sociale o immagini ambientali contestualizzate ad un messaggio preciso, come nel caso della mostra “Amazõnia” di Sebastião Salgado, che si tiene a Roma al Maxxi dal 1 ottobre 2021.

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Di seguito alcuni esempi di fotografia storicizzata (dove in questo momento si evidenzia un minore interesse o stabilità) e altri di contemporanea (con valori in crescita).

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Henri Cartier-Bresson (1908 – 2004) Siena, Italy. Stima 4,000 – 6,000 USD – aggiudicazione Sotheby’s (2020) 5,292 USD. Gelatin silver print, signed in ink in the margin, framed, a Ginny Williams Collection label on the reverse, 1933, printed later image: 14 by 9 1/2 in. (35.6 by 24.1 cm.

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Henri Cartier-Bresson (1908-2004) Bruxelles. Stima 6,000 – 9,000 – aggiudicazione Sotheby’s (2020) 6,300 USD – ferrotyped gelatin silver print, the photographer’s credit stamp and annotated in pencil by Martine Franck, president of the Fondation Henri Cartier-Bresson, on the reverse, framed, 1932, printed circa 1960 image: 6¾ by 9¾ in. (17.1 by 24.8 cm.

Per questo artista vi è stato un picco del valore 2012 per poi scendere gradualmente fino ad oggi (vedi grafico). I valori di oggi rendono appetibile per un investimento a lungo periodo. I grafici sono riferiti all’opera * (fonte artprice) 

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Diane Arbus, Untitled (8) 1970-1971– stima 10,000- 15,000 – aggiudicazione Phillips (2021) 27,500 USD Gelatin silver print, printed later by Neil Selkirk. 14 5/8 x 14 1/2 in. (37.1 x 36.8 cm) Stamped ‘A Diane Arbus photograph’, signed, titled, dated, numbered 49/75 by Doon Arbus, Executor, in ink, two copyright credit stamps and a reproduction limitation stamp on the verso.

Anche in questo caso il valore è sceso negli anni, confermando il cambiamento del collezionismo dalla foto storicizzata a quella – che vedremo dopo – contemporanea o di moda.

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Vivian MAIER (1926-2009) New York Public Library, New York (c.1952)
Stampa alla gelatina ai sali d’argento. Printed posthumous, 2011 Ed. 15 30,8 x 30,6 cm Prezzo di aggiudicazione: 2.800 € Stima: 2.500 € – 3.000 € Asta Photographie 09/06/2021 Grisebach, Berlino, Germania (Dettagli: Timbro successione Copyright “Vivian Maier […] © Maloof Collection / All Rights Reserved” / verso)

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Saul LEITER (1923-2013) Snow (1970). Stampa cromogenico, printed later.
Ed. AP 3. 48,2 x 32,3 c, Prezzo di aggiudicazione: 17.407 € (15.000 £ , Prezzo incluso spese : 21.932 € (18.900 £ ), asta Photographs 20/05/2021 Phillips, Londra, Regno Unito. Dettagli Firmato alla mano / verso. Provenienza: The Estate of Saul Leiter. Per Saul Leiter i valori sono stabili ma con una prospettiva di rivalutazione.

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Horst P. HORST (1906-1999), Mainbocher Corset, Paris (1939)
Stampa alla gelatina ai sali d’argento. Printed later 32,2 x 24,3 cm. Prezzo di aggiudicazione: 5.272 € (4.500 £ ).Prezzo incluso spese : 6.642 € (5.670 £ ). Stima: 7.029 € – 9.372. Works from the David Ross Collection Dal 07/09/2021 al 15/09/2021. Asta online Sotheby’s Regno Unito. Dettagli: Firmato alla mano.

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Frank HORVAT (1928-2020) “Givenchy Hat A, Paris, for Jardin des Modes” (1958)
Stampa alla gelatina ai sali d’argento, printed in 1994, 31,1 x 44,1 cm. Prezzo di aggiudicazione: 10.940 € (13.000 $ )Prezzo incluso spese : 13.784 € (16.380 $ ) Stima: 5.890 € – 8.415 € (7.000 $ – 10.000 $ )
Asta Photographs Dal 29/03/2021 al 07/04/2021, Sotheby’s Stati Uniti
Dettagli: Firmato alla mano Datato Iscritto Titolo / verso
Provenienza: Acquired from the photographer, 1997 ; Sotheby’s Paris, 12 May 2012, Sale PF1220, Lot 87

Un capitolo a parte per fotografi come Irving Penn, Helmut Newton, Richard Avedon e altri fotografi che hanno lavorato per testate internazionali nel fashion e che oggi destano sempre molta partecipazione dei collezionisti con aggiudicazioni record.

LA COMPAGNIA

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Irving Penn ‘Mouth (for L’Oreal), New York’, 1986. Dye transfer print, edition 23
Image 47,3 x 46,6 cm, feuille 57,7 x 49,6 cm. Stima 150,000 – 200,000 € Aggiudicazione 289,500 € Sotheby’s

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Helmut Newton, Yves St. Laurent, Rue Aubriot, French Vogue, Paris 1975
Gelatin silver print, printed 1981. 46 x 31 cm (18 1/8 x 12 1/4 in. Signed, titled, dated by the artist in pencil/ink and numbered 3/10 in another hand in pencil, with copyright credit reproduction limitation stamp on the verso. This print was awarded to Corinne Day as the 1992 young talent winner at the Festival of Fashion Photography in Monaco, which attracted high-powered attendance from Helmut Newton and Karl Lagerfeld to co-presenter Naomi Campbell. Stima £25,000 – 35,000 Aggiudicazione £47,880 Phillips Londra 2021

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Richard Avedon, Dovima with elephants, Evening dress by Dior, Cirque d’Hiver, Paris, August, 1955 Gelatin silver print, printed later. 23 1/8 x 18 3/4 in. (58.7 x 47.6 cm). Signed, numbered 24/50 in pencil, title, date, edition and copyright credit reproduction limitation stamps on the reverse of the linen flush-mount. Stima $150,000 – 250,000. Aggiudicato $189,000 Phillips Londra

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Peter Lindbergh. Amber Valletta, New York, USA 1993. Baryte print, printed later and flush-mounted. 223 x 148.5 cm (87 3/4 x 58 1/2 in). Signed, titled, dated and numbered on a label affixed to the reverse of the frame. One from an edition of 1 plus 1 artist’s proof. Stima £80,000 – 120,000. Aggiudicazione £115,20 Phillips Londra

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David LACHAPELLE (1963) Angelina Jolie In Poppy Field (2001)
Stampa cromogenico, face-mounted and mounted. Ed. AP 1 / 4, 74,2 x 100,4 cm. Prezzo di aggiudicazione: 9.284 € (8.000 £ ). Prezzo incluso spese : 11.697 € (10.080 £ ) Stima: 11.605 € – 17.407 € (10.000 £ – 15.000 £ ). Asta Photographs, 20/05/2021Phillips, Londra, Regno Unito. Provenienza: Maruani & Noirhomme Gallery, Knokke, 2006

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DAVID YARROW B. 1966, HELLO
Mural-sized archival pigment print, signed, dated, and editioned ‘AP3.’ in ink in the margin, mounted, framed, 2015; accompanied by a Certificate of Authenticity from the photographer’s studio (2). 56 by 91 in. (142.2 by 231.1 cm.) Stima 30,000 – 35,000 Aggiudicazione 35,000 $ Sotheby’s.

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ANNIE LEIBOVITZ B. 1949, DAN AYKROYD AND JOHN BELUSHI, HOLLYWOOD
Mural-sized archival pigment print, 1979, printed in 2010; accompanied by the photographer’s ‘The Master Set’ label, signed in ink (2) 37 by 37½ in. (94 by 95.3 cm.) Stima 30,000 – 50,000 Aggiudicazione 50,000 $.

E infine un omaggio a Giovanni Gastel, il grande fotografo italiano da poco scomparso, nipote di Luchino Visconti. Ritrattista d’eccezione e che qui proponiamo accanto a due delle sue opere della serie: Angeli Caduti.

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Marika Lion

Per informazioni: marika.lion@lacompagnia.it




INVESTIRE COLLEZIONANDO

Rolex
La Compagnia Holding presenta una nuova rubrica dal titolo « Investire collezionando ». Affronterà temi legati al collezionismo e valorizzazione di beni ritenuti asset class d’investimento come: arte in generale, libri e manoscritti, gioielli e orologi d’epoca. La rubrica é a cura di Marika Lion, senior partner della sezione Art Wealth Advisory.

 

Oggi puntiamo su un’icona assoluta dell’investimento in orologi, il Paul Newman, cercando di cogliere i motivi del suo straordinario successo.
L’ascesa del Rolex Daytona Paul Newman nel firmamento dell’orologeria comincia da lontano per assurgere ben presto ad icona del collezionismo dell’ultimo ventennio.
Ritrarre la crescita del Paul Newman implica analizzarne gli step che dall’inizio degli anni 2000 ne hanno visto moltiplicare il valore, fino ad arrivare all’exploit del 2017, quando Phillips mise all’incanto il Paul Newman dell’omonimo attore. L’esemplare da cui è nato il mito.
La cifra record finale di $17.000.000 è entrata di diritto negli annali del collezionismo e non solo. Infatti, un risultato del genere non poteva non rimbalzare sulle più importanti testate economiche, coadiuvando sempre più player, anche istituzionali, verso un mercato che, già da tempo, ha visto affiancati ai canonici collezionisti, investitori che guardano all’orologio come un mero asset di diversificazione. Le ragioni dietro ad una crescita così sostenuta e, a tratti, vertiginosa deve essere ricercata nel cambiamento di tendenza avvenuto dopo quella che potremmo chiamare “prima era” del collezionismo, dove prevalevano segnatempo eleganti e complicati. Con il nuovo millennio e l’avvento di un approccio generalmente più informale, lo status quo è stato pian piano stravolto in favore di segnatempo sportivi o comunque più facilmente spendibili in contesti diversi. Nessun segnatempo ha saputo cavalcare quest’onda meglio del Paul Newman, il quale grazie ad un quadrante dal design intramontabile ha saputo resistere alla prova del tempo per giungere a noi più attuale che mai.

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Occorre fare una piccola parentesi per definire cosa sia il Paul Newman. Paul Newman è il nome che i collezionisti, italiani, hanno conferito ad un particolare tipo di quadrante montato sui Daytona a carica manuale(prodotti tra il 1963 e il 1988). Il nome deve la sua origine al celeberrimo attore, il quale si vede ritratto spesso con un Daytona referenza( numero che Rolex attribuisce alla configurazione di un determinato modello, in questo caso il modello Daytona con referenza 6239 è stato prodotto dal 1963 al 1969) 6239 con quadrante Paul Newman al polso. Il quadrante Paul Newman è stato montato su tutte le referenze di Daytona a carica manuale, sia in oro che in acciaio ma non in maniera disordinata. A tal proposito gli appassionati sanno che, per ogni referenza, vi è un range di seriali di cassa ben preciso sul quale si può trovare un quadrante Paul Newman. Tale quadrante se montato su un seriale totalmente avulso da quelli accettati provoca una diminuzione del valore dell’orologio pertanto, è fondamentale affidarsi ad un advisor che conosca bene la materia.
Le origini collezionistiche del fenomeno Paul Newman sono collocabili attorno al 2005, quando l’oggetto passa dall’essere appannaggio di pochi, lungimiranti, appassionati a diventare l’emblema che meglio interpreta i gusti del nuovo corso. Sebbene fra il 2005 e il 2010 l’incremento delle quotazioni sia stato notevole ed il Paul Newman fosse già sulla bocca di tutti, mancava il tocco finale, un evento di portata internazionale che lo consacrasse una volta per tutte, anche agli occhi di investitori non strettamente legati al mondo dell’orologeria.

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Consacrazione che si consumerà a pieno nel 2013, quando Christie’s presenta un’inedita asta tematica sul Rolex Daytona, iniziativa che si rivelò un successo senza precedenti. Successo abilmente ottenuto, utilizzando un mezzo con ampia risonanza come l’asta, al fine di collegare segnatempo di qualità eccezionale ad appassionati di tutto il mondo. In un solo giorno l’ascesa inarrestabile del Paul Newman era sotto gli occhi di tutti, con aggiudicazioni che fino alla settimana prima parevano impensabili e tali da renderlo il nuovo santo graal del collezionismo. Vale la pena sottolineare come quella del Paul Newman non sia stata né una moda, tantomeno un fenomeno localizzato, al contrario. Coloro i quali nel 2013 hanno creduto, investendo cifre considerevoli, in quest’icona sono stati ampiamente ripagati negli anni a venire, anni in cui il Paul Newman non ha fatto altro che accrescere le proprie quotazioni e la schiera di ammiratori. Una dinamica, quella appena riportata, non facile da riscontrare, in quanto un oggetto che ravvisa di colpo una crescita esponenziale è solitamente destinato ad una flessione più o meno lunga, per poi riprendersi. Questo non è stato il caso del Paul Newman che ha continuato imperterrito la sua scalata, dimostrandosi un investimento assolutamente e solido e remunerativo. Negli anni successivi tutte le vendite importanti risulteranno incentrate sulla qualità dell’orologio, ovvero lo stato di conservazione di cassa, quadrante e movimento che ha assunto ed assumerà sempre di più un ruolo centrale nello stabilire la quotazione di un Paul Newman. Nel 2018, a solo un anno di distanza dalla vendita del Paul Newman di Paul Newman, Phillips rincara la dose con un’asta il cui nome è tutto un programma. Daytona Ultimatum, il non-plus ultra del Rolex Daytona riunito in un’unica asta prima, l’occasione per ribadire e rafforzare il predominio del Paul Newman nel collezionismo odierno. Un evento finemente concertato che ha raccolto la passione di molti collezionisti venuti da tutto il mondo, sia per comprare ma soprattutto per assistere ad una vendita miliare. Venendo al presente, nel biennio 2020-2021, il Paul Newman ha dato un’esemplare prova di solidità, uscendo indenne dalla crisi provocata dal Covid-19, con quotazioni in continuo aumento.
Il ruolo del segnatempo come asset privilegiato è stato confermato dalla grande quantità di capitali che, in un momento difficile come questo, sono transitati verso il nostro mondo, che nonostante la giovane età si sta via via affermando come uno dei mercati più forti in circolazione. Un mercato dove, se coadiuvati da un advisor ompetente, si può investire con sicurezza ed ottenere grosse soddisfazioni, unendo l’utilità dell’investimento al diletto di ammirare sul proprio polso un oggetto dal fascino ineguagliabile.
Di seguito andiamo ad esporre alcuni dei risultati più eclatanti conseguiti dal Paul Newman negli ultimi anni.
Rolex 6239 Paul Newman di Paul Newman, Phillips 26 Ottobre 2017 – Venduto per $17.000.000. In una sala gremita si assiste ad una lotta serrata fra due offerenti telefonici che si contendono un oggetto che unisce orologeria, design e cinema. L’offerta iniziale di $ 10.000.00, al netto di una stima dagli 1 ai 2 milioni, chiarisce subito che quello è un gioco per pochi con la sala che, spiazzata, si ammutolisce per seguire il duello telefonico. Il risultato finale di $17.000.000 si conferma oltre le più rosee aspettative ma ben riflette l’interesse enorme attorno al Paul Newman.

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Rolex 6263 Paul Newman – Phillips 14 Maggio 2016 – Venduto per €1.830.000
La referenza 6263 costituisce uno dei Daytona più apprezzati di sempre e la versione Paul Newman anche una delle più costose.
A Maggio 2016, Phillips mette all’incanto un Daytona 6263 Paul Newman in una configurazione già molto rara di per sé ma resa pressoché unica dal viraggio che il quadrante, in origine nero, ha subito nel tempo fino ad assumere una tonalità marrone cacao che ha fatto letteralmente impazzire i collezionisti.

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Rolex 6264 Paul Newman in oro, Sotheby’s 31 Luglio 2020 – Venduto per €1.400.000
La versione in oro del Paul Newman risulta molto più rara di quella in acciaio, caratteristica messa bene in luce dalle aggiudicazioni degli ultimi anni che hanno visto gli esemplari in oro prendere il largo molto velocemente. Le condizioni eccezionali unite ad un quadrante molto raro hanno decretato il record assoluto per i Paul Newman in oro.

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Rolex 6239 Paul Newman in oro, Phillips 12 Maggio 2018 – Venduto per €876.000
Il 6239 Paul Newman in oro è una delle configurazioni più rare in assoluto. Pochissimi sono i pezzi usciti da Rolex e tutti localizzati in un range di seriale di cassa ben preciso. Il 6239 ha rappresentato il primo Daytona della storia ed il primo su cui è stato montato il quadrante Paul Newman. Inoltre l’orologio scelto dal famoso attore, Paul Newman appunto, era un 6239(in acciaio). Di conseguenza non c’è da stupirsi se tale referenza occupa un posto speciale nel cuore degli appassionati.

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Quotazioni strabilianti e una crescita del valore di mercato vertiginosa. Ma è tutto oro quel che luccica? Si, ma solo se l’advisor è quello giusto. Un acquisto incauto può regalare infatti spiacevoli sorprese in quanto un orologio incoerente, con parti di fornitura o peggio false e soprattutto privo di quello standard qualitativo che il mercato indiscutibilmente premia, può vanificare l’investimento in un qualsiasi segnatempo d’epoca e particolarmente in un Rolex Paul Newman.

Per informazioni marika.lion@lacompagnia.it

Ricerca  effettuata da Lorenzo Rabbiosi