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INVESTIRE COLLEZIONANDO: COLLEZIONISMO E PENNE STILOGRAFICHE, IN ASCESA IL MERCATO ASIATICO E ARABO

LA COMPAGNIA HOLDING

Collezionare penne stilografiche è sempre stato un settore particolare, ma è anche una raffinata passione non di pochi eletti bensì di un gran numero di persone che da sempre amano questo oggetto, specie artigianale o altamente unico, ma è anche una passione molto diffusa in tutto il mondo. In Italia, è presente anche la ACPS, la storica Associazione Collezionisti Penne Stilografiche e materiale da scrittura, attiva a Firenze dal 1992.
Alle stilo e agli appassionati del genere è stato dedicato anche un libro, Le stilografiche da collezione, scritto da Jean-Pierre Guéno, Bruno Lussato, Kimiyasu Tatsuno ed edito da Tecniche Nuove, 1996. Così introducono gli autori nell’introduzione del volume: “Le invenzioni decisive che consentirono all’umanità il passaggio dalla cannuccia alla penna sono state concepite tra il 1880 e il 1918. Ma collezionare penne stilografiche significa anche ricercare un modello di qualità, conoscere bene le funzionalità, le condizioni e l’integrità estetica di tutte le componenti presenti in una penna. Solo un intenditore di questi manufatti è in grado di riconoscerne l’originalità, le imitazioni, ma soprattutto ha l’abilità di valutarne lo stato di conservazione.

La nascita del pc prima e l’era del digital dopo hanno fatto si che ci si allontanasse sempre di più dall’uso della penna e dalla scrittura di pugno in genere.

Negli ultimi anni, il desiderio di tornare a comunicare con personalità e a ricercare il rapporto one-to-one ha determinato il desiderio di tornare all’uso della penna e della grafia di pugno.

Una frase celebre recita “Più che la spada potè la penna”, in riferimento alla firma del più importante trattato internazionale della storia umana sul disarmo nucleare, lo smantellamento dei missili americani Pershing e dei sovietici Soviet avvenuto, appunto, per mano di Regan e Gorbaciov attraverso la firma del trattato, con una stilografica Parker 75 Sterling Silver, bella, robusta e funzionale, per molti anni modello di punta della casa americana Parker che produceva questa penna anche in Francia e in Inghilterra. Con un pezzettino del metallo di quei missili fu creato un sigillo tondo con incisione a forma di fischietto che fu inserito sulla sommità del cappuccio della Parker Duofold nera che, nel frattempo, aveva soppiantato la 75 prendendone il posto come ammiraglia della casa Parker.

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Negli Stati Uniti, da sempre, la penna per eccellenza americana era stata considerata la Sheaffer, poi affiancata dalla Parker e dalla Cross che veniva considerata una penna di nicchia in quanto prodotta prima nell’Irlanda del Nord e, poi, appunto, negli Stati Uniti.

La necessità e il desiderio di ritrovare una forma di comunicazione personale, ha determinato, negli anni recenti, il ritorno all’acquisto e all’uso della penna.

Il boom del roller è dovuto al desiderio di una scrittura con un tratto continuo e privo dei chiaroscuri e delle sbavature delle classiche penne a sfera o ballpoint. Il roller è costituito, quasi sempre, da un refill metallico contenente una tipologia di inchiostro liquido e pressurizzato tale da rendere la scrittura simile a quella della stilografica ma, tuttavia, sempre profondamente diversa da essa. Questo tipo di scrittura, cosiddetta liquida, e chiamata roller, ha modificato i mercati internazionali, premiando quelle case produttrici che avevano investito in quella qualità di scrittura e penalizzando, al contrario, le case rimaste legate alla penna a sfera.
Proprio questa tipologia evolutiva ha determinato, negli Stati Uniti, il boom della Cross, ormai universalmente riconosciuta come immagine americana contemporanea ed utilizzata pubblicamente sempre da Barack Obama prima e da Donald Trump, poi. Non a caso la Cross creò, subito dolo l’elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti, una versione dell’ammiraglia Centennial in lacca nera con la firma bianca di Obama sul retro del cappuccio.

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Il ritorno all’uso della penna e, quindi, della stilografica ha comportato il rilancio prima e il boom poi, del mercato collezionistico a vari livelli con la creazione di veri e propri status symbol come Montblanc, colosso tedesco della scrittura di qualità, produttore della prima Meisterstuck, – capolavoro – nel 1924, diventato poi multinazionale in mano ai gruppi internazionali francesi del lusso come Louis Vuitton.

Scrittura per eccellenza è, quindi, quella ad inchiostro, prodotta dalle stilografiche. Tale forma di rappresentazione, consente di riportare sul foglio ogni minima forma di personalizzazione del tratto, rendendo, così, la scrittura unica. In alcuni stati del mondo, come ad esempio il Giappone, esiste da sempre il culto della scrittura e la penna viene prodotta con tecniche storiche di altissima qualità e livello, anche estetico, come la tecnica del Maki-E, preziosa lavorazione con vari strati di lacca vegetale a temperature differenti, come la preziosissima Namiki.

Anche in Europa, il culto della buona scrittura, dell’imparare a scrivere in senso stretto, esiste da sempre in alcuni stati quali Germania e Austria. In particolare in Austria, i bambini delle scuole elementari devono recarsi in classe forniti di una penna stilografica in legno chiaro di abete o faggio, leggerissima e con un tappo di plastica rossa, diffusissima quella prodotta dalla tedesca Lamy, che consente loro di scrivere impugnando la penna solo ed unicamente nella giusta posizione che consente loro, pertanto, di imparare correttamente a scrivere.

La ricerca di qualità nell’uso e nella scelta della penna “particolare” ha incrementato notevolmente il mercato collezionistico e delle aste nelle quali vengono battute, a prezzi importanti, edizioni a tiratura limitata, spesso introvabili.

Le più ricercate, al momento, sono sicuramente le edizioni limitate di Montblanc ma, anche, della storica maison tedesca Pelikan, della giapponese Namiki, dell’italiana Montegrappa, conosciuta per la preziosa e rarissima lavorazione della celluloide – che, in passato era un fiore all’occhiello della italiana Omas – ricercatissima nei mercati arabi, ai quali dedica continuamente le sue versioni più rare e preziose. In particolare Montegrappa fu acquisita prima dal gruppo internazionale di Montblanc che apportò innovazioni, know how e tecnologie al laser e, successivamente riacquistata dalla stessa famiglia italiana di provenienza di Bassano del Grappa, Aquila, che la aveva posseduta in origine. Un cenno merita la casa francese Waterman che, come la italiana Omas, ha segnato un tratto importante nella scrittura della seconda metà del nvecento. In particolare, famosissime le CF degli anni cinquanta e sessanta fino ai primi anni settanta, poi soppiantate dalle Man 100, più moderne ed ottime stilografiche prodotte in vari materiali tra i quali mi piace ricordare, oltre alle varie e pregiate versioni in argento massiccio, il legno, proposto nella radica di erice, nell’olivo e nel prezioso e introvabile legno di Macassar, oggi specialità equatoriale protetta. Questi modelli, ancora oggi molto importanti e ricercati per l’estrema morbidezza del tratto, caratteristica tipica delle Waterman, sono stati, successivamente, affiancati e sostituiti dalla Edson, la prima penna stilografica a non perdere inchiostro in aereo e a resistere alla pressurizzazione fino a 10.000 metri di altezza.
La rivelazione della personalità di un individuo ha la sua massima espressione attraverso una stilografica!

In una penna stilografica da collezione i vari componenti non devono essere stati sostituiti o compromessi, i cappucci sono quelli originali e viene dato molto risalto all’integrità dei pennini. Ricordando che per la sua delicatezza, la penna stilografica si può rovinare in presenza costante di luce intensa o perchè esposta ad una temperatura troppo alta e, infine, anche quando è stato usato un inchiostro duro o di pessima qualità. Si pensi che, in Italia, esiste ancora una legge dei primissimi anni cinquanta che prescrive l’uso del ferro gallico all’interno dell’inchiostro per documenti. Tale sostanza rendeva non cancellabile quell’inchiostro ma, tuttavia, incrostava facilmente e presto le stilografiche che, se non pulite adeguatamente e spesso, finivano con il bloccarsi e con il rovinarsi. Tracce di ferro gallico esistono, ancora oggi, nei cosiddetti inchiostri color blu-nero o blue-black che, per questa caratteristica, vengono appellati col termine di “indelebili”. Pertanto, è da ritenersi colore indelebile, il blu scuro o blu-noir e, non il nero, come universalmente ed erratamente sostenuto.

Daniele Mangione

Ricercare una stilo da collezionare non è così semplice in quanto non tutti hanno la capacità o la possibilità di custodire l’oggetto nelle sue condizioni ottimali, per renderlo inalterato nel tempo e prezioso per i suoi utilizzi futuri. Il valore di mercato delle penne stilografiche cresce infatti nel tempo e sempre più interessante risulta essere il mercato asiatico che si contendono penne stilo di altissimo pregio stilistico, arrivando a toccare migliaia di euro, alcuni esempi:

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Penna stilografica Montblanc Year of the Dragon in resina nera, giada e placcata oro in edizione limitata. Modello: Anno del Drago Numero: 0221/2002 Cappuccio: Giada e placcato in oro Canna: resina nera e placcata in oro Pennino / Punta: Pennino in oro medio diciotto carati Firmato: Montblanc sulla cannaThis piece is final sale and not eligible for return Sotheby’s 8.000 USD

 

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 Montblanc Writer’s Series Friedrich Schiller in resina marrone e nera e penna a sfera placcata in oro. Modello: Writer’s Series Numero: 09513/16000 Cappuccio: resina marrone e placcato oro Canna: resina nera e placcata in oro Pennino/punta: punta placcata in oro Firmato: Schiller sulla canna. Sotheby’s 1,000 USD

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Penna stilografica Montblanc Anno del Drago in resina e placcata in oro. Modello: Anno del Drago Numero: 0472/2000 Cappuccio: resina nera, placcato oro, perla, rubino Canna: resina nera e placcata in oro Pennino/Punta: Pennino grande in oro 18 carati Firmato: Montblanc Anno del Drago d’Oro sul cappuccio. Sotheby’s 7,545 USD

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MONTEGRAPPA. STILOGRAFICA IN ARGENTO, CELLULOIDE E ZAFFIRI CON SETA IN EDIZIONE LIMITATA FIRMATO MONTEGRAPPA, MODELLO LUXOR BLUE NILE, NR. 1288/1912, CIRCA 2006 Corpo e cappuccio in celluloide madreperla blu, decorato con ornamenti in argento inciso con motivo antico egiziano in alto motivo, la parte superiore con uno scarabeo con occhi di zaffiro, la clip a forma di cobra con occhi di zaffiro, 18k pennino in oro bianco, firmato e numerato a penna 158mm. lunghezza totale. Christie’s HKD 35,000

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MONTEGRAPPA. STILOGRAFICA IN VERMEIL, CELLULOIDE E ZAFFIRO ROSA CON SET IN EDIZIONE LIMITATA FIRMATO MONTEGRAPPA, MODELLO MAR ROSSO, NR. 368/688, CIRCA 1997 Corpo e cappuccio in celluloide madreperla, decorato con ornamenti in vermeil con motivo antico egizio in alto motivo, la parte superiore con uno scarabeo con occhi in zaffiro rosa, la clip a forma di cobra con occhi in zaffiro rosa, 18k pennino in oro bianco, firmato e numerato a penna 158mm. lunghezza totale. Christie’s HKD 40,000

 

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Montegrappa. Un calamaio fine e in edizione limitata in argento sterling, cristallo di rocca e rubini firmato Montegrappa, The Dragon Inkwell, 091/500, circa 1997. La base in cristallo di rocca, impreziosita da un drago in argento sterling finemente dettagliato con occhi incastonati di rubini, il drago incernierato al collo per aprire e accedere all’inchiostro, insieme a un vassoio di presentazione in legno laccato, scatola originale Montegrappa montata e controimballo, firmato e numerato 65 mm. diam. Christie’s

 

Il Masters of Abstract Art Homage to Wassily Kandinsky Limited Edition è stato creato nel 2016 ed è limitato a sole 77 stilografiche in tutto il mondo. A segno della sua unicità, ogni strumento da scrittura in questa edizione altamente esclusiva porta un pennino inciso in oro con dettagli come il Cupole a cipolla di Mosca e la firma K. Inoltre, il cappuccio in oro 18k incorpora una forma d’onda dinamica ispirata all’esempio in Giallo-Rosso-Blu del 1925. Un visionario nel mondo dell’arte, questa è un’ottima opportunità per possedere una delle edizioni limitate più eleganti e Bauhaus di Montblanc. Circa 2016 Phillips Prezzo £ 18.000

 

In copertina:
Una raffinata penna stilografica Meissen in porcellana, oro e madreperla in edizione limitata con scatola di presentazione
Firmato Montblanc, n. 167/888, anno del drago d’oro, prodotto nel 2000
Corpo e cappuccio in porcellana di Meissen con motivo drago rosso imperiale e oro sul cappuccio, motivo fiamma rosso imperiale e oro sul corpo, montature placcate in oro, pennino in oro 18k con caratteri cinesi che leggono l’anno del drago, stella in madreperla Montblanc in il derby, cappellino numerato
137 mm di lunghezza totale. Christie’s

 

Si ringrazia Daniele Mangione per il gentile contributo da collezionista

Per maggiori infornazioni: marika.lion@lacompagnia.it
(Senior partner Art & Luxury Wealth – La Compagnia Holding)