LE BATTERIE TESLA SCALDANO WALL STREET

image_pdfimage_print
Il titolo Tesla è cresciuto di valore di quasi 5 volte quest’anno e c’è chi giura che non sia nemmeno finita qui. Tesla gli produce circa 1/2 milione di veicoli l’anno, ma si parla di farle raggiungere facilmente i 2 milioni l’anno di veicoli prodotti entro il 2025 (dunque entro poco tempo). E quando ci riuscirà i suoi costi di produzione scenderanno drasticamente grazie alla forte automazione delle sue “giga-factories” e i suoi profitti saliranno alle stelle.

 

È quel che sperano gli analisti finanziari, dal momento che sino ad oggi non ha mai distribuito dividendi, che alle attuali quotazioni azionarie Tesla capitalizza oltre 400 miliardi di dollari e che viene valutata molto oltre le 1000 volte i suoi profitti attuali.


Ma soprattutto il prossimo martedì Tesla annuncerà, nel “giorno delle batterie”, una serie di importanti novità, tramite il suo iconico e pittoresco manager/fondatore, Elon Musk. Le batterie contano parecchio, non soltanto perché possono costituire un fattore-chiave nel successo della diffusione dei veicoli elettrici, ma anche perché ad esse è legato il futuro stesso della gestione dell’energia domestica.

QUANTO CONTA L’ACCUMULO DI ENERGIA?

Molti si chiedono se con i suoi importanti investimenti nell’accumulo di energia Tesla finirà per diventare fornitore di componentistica anche per gli altri costruttori, mentre è certo che le fabbriche che costruiscono batterie al litio non forniranno soltanto le vetture che vanno sotto lo stesso marchio: c’è tutto il mercato della mobilità sostenibile (ivi compresi i veicoli pubblici, quelli ibridi, le imbarcazioni, i droni eccetera) e poi sta iniziando a svilupparsi il mercato dell’accumulo domestico di elettricità prodotta con i pannelli fotovoltaici o il mini-eolico da andarsi a prendere, e la precedente scommessa “Tesla Wall” sembra oramai piuttosto ben riuscita.

UN’ICONA DELLA DIGITALIZZAZIONE FUTURA

Il punto è che Tesla, e ancor più il suo fondatore Musk, non è soltanto un produttore di automobili “glamour” che costano tanto sono bellissime anche perché godono dell’intelligenza artificiale e dunque guidano da sole, parlano con i loro proprietari, non inquinano e non fanno rumore. Tesla è anche molte altre cose allo stesso tempo.

È un nuovo modo di fare industria sostenibile innanzitutto, con i suoi robot che risparmiano energia e ogni anno accelerano sensibilmente il ritmo di produzione oramai completamente automatizzata, con le sue mega-fabbriche che impiegano pochissimo personale e che non hanno quasi magazzini.

È uno sviluppatore di software proprietario per qualsiasi cosa la riguardi (dalla gestione dei robot per la produzione di veicoli e accumulatori, alla gestione intelligente delle ricariche, fino all’interconnessione tra loro dei veicoli e alla gestione delle batterie di casa).

È addirittura l’editore di una propria “App” per i telefonini scaricata da centinaia di migliaia di clienti per controllare l’energia di casa e lo stato dell’automobile con il palmo di una sola mano.

E poi si sa che il futuro “ESG” di molte oggetti del futuro passerà indubbiamente dall’ “elettrico” (auto, moto, barche, addirittura aeroplani!) e Tesla è un brand credibile in prima linea per quasi tutto ciò. Soprattutto il futuro sembra passare dalla possibilità di produrre batterie di nuova generazione che possano costare molto meno delle attuali o in grado di far percorrere alle automobili anche un milione di chilometri. La maggior durata infatti non è soltanto un fattore di risparmio, ma anche di maggior sostenibilità ambientale.

Riuscire a produrre a basso prezzo e soprattutto a saper gestire meglio di altri gli accumulatori intelligenti con il connubio casa-automobile, potrebbe costituire il “mantra” dei prossimi anni di emergenza ambientale e digitalizzazione sempre più spinta. Anche per questo motivo Tesla vuole la leadership nelle batterie del futuro.

LE PROMESSE DI ELON MUSK

Spesso Elon Musk ha mancato di mantenere le sue promesse, ma indubbiamente ha anche raggiunto molti degli obiettivi che si era posto (salvo forse il robo-taxi, che sembra ancora molto lontano dal prendere forma), sebbene spesso in ritardo.

Ma il prossimo martedì ci si aspetta da lui una nuova serie annunci eclatanti e, anche se nessuno è pronto a mettere la mano sul fuoco sul fatto che questi corrisponderanno totalmente a verità. gli investitori e i piccoli risparmiatori sono suoi entusiasti sostenitori e, fino ad oggi, ne hanno avuto ben donde!

 

TUTTO IL NASDAQ POTREBBE AVVANTAGGIARSENE

Così è probabile che anche questa volta il titolo salirà vertiginosamente, per poi magari ritracciare buona parte dei guadagni altrettanto velocemente, dal momento che a questi livelli di valutazioni c’è quasi solo la speculazione, e dunque una forte volatilità.

Però basta saperlo e volerci convivere, perché indubbiamente in occasioni come quella del prossimo martedì il divertimento è assicurato! Tesla continua a restare uno dei titoli azionari più “cool” del Nasdaq, che a sua volta si sta dimostrando la borsa più dinamica del pianeta.


Stefano di Tommaso