Una Boutique vince il mandato per la più grande quotazione in borsa della storia

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Il più grande mandato della storia per l’advisory della quotazione in Borsa di un’azienda tra le più grandi al mondo (SAUDI ARAMCO, il cui valore di capitalizzazione di borsa è stimato in duemila miliardi di dollari) è stato conferito ieri ad una “boutique” finanziaria quale MOELIS e non ad una delle grandi banche d’affari di Wall Street che per anni avevano corteggiato la società che gestisce le attività petrolifere d’Arabia Saudita, di proprietà della famiglia reale.

Ken MOELIS, fondatore della boutique finanziaria nel 2007 era saltato di recente alla ribalta della cronaca per il suo intervento al World Economic Forum dello scorso Gennaio a Davos cui era poi seguita un’intervista della rete televisiva Bloomberg che aveva fatto il giro del mondo.
Il curriculum di questo veterano della finanza inizia nel 1981 con la Drexel del famoso Michael Miken, da cui si è poi staccato con il suo team per andare all’altrettanto famosa DLJ (Donaldson Lufkin and Jenrette), contribuendo a farne la più famosa boutique finanziaria degli anni ’90. Dal 2000 Moelis passa brevemente alla CSFB per poi approdare alla UBS dove sarà presidente della divisione banca di investimenti fino al 2006.

Erano anni che si parlava della volontà del principe
ereditario alla corona Saudita: Mohammed bin Salman, di portare alla quotazione la società araba concessionaria dell’estrazione, raffinazione e distribuzione petrolifera per farne la più grande al mondo in termini di capitalizzazione di borsa. Oggi un barile di petrolio su nove venduti nel mondo proviene da essa.

Con un “coup de teatre” degno di un grande professionista, Moelis si è aggiudicato il mandato più ambito al mondo da diversi anni a questa parte, che gli darà modo di sedere alla cabina di regia di una storica quotazione in Borsa. Sarà quindi lui a coordinare tutti gli altri mandati professionali, nonché quelli da attribuire alle grandi banche d’affari per la sottoscrizione a fermo e il collocamento delle azioni al mercato.

Si parla per il momento del collocamento di circa il 5% del capitale di SAUDI ARAMCO, potenzialmente del valore di almeno 100 miliardi di dollari, che dovrebbe concludersi entro un anno. In questi casi però è possibile che sia la tempistica che gli importi possano cambiare non poco.

L’importo che i reali Sauditi potrebbero incassare, comunque considerevole da qualsiasi punto di vista, dovrebbe costituire il fulcro di un ampio progetto di riqualificazione dell’economia della penisola araba e potenzialmente inaugurare una stagione di privatizzazioni con la finalità di aiutare il Paese a svincolarsi dal petrolio e incrementare l’occupazione in altri settori industriali e tecnologici. Progetto in gestazione da anni ma recentemente rinviato “sine die” a causa del crollo dei prezzi dell’energia e, di conseguenza, delle entrate.

L’operazione di quotazione della società costituirà tra l’altro un unicum per la sua complessità anche dal punto di vista legale, dal momento che nell’ambito delle attività della corona Saudita nessuna distinzione era stata sino ad oggi definita tra le entrate derivanti dal petrolio e le spese per investimenti in opere pubbliche quali scuole, ospedali o edifici, molto spesso operate direttamente dalla stessa SAUDI ARAMCO.

Senza contare problematiche tipiche per le società che vanno in quotazione come quelle relative alle procedure operative, alla governance, alle deleghe concesse al management e alla politica dei dividendi.

Una vera e propria novità nel settore che deriva dalla gigantesca dimensione del collocamento costituita anche dalla selezione delle Borse Valori ove il titolo sarà collocato (molto probabilmente con una operazione di quotazione contemporaneamente su più di una piazza finanziaria), dal momento che tutte le principali borse al mondo (si parla di New York, Londra, Tokyo e Hong Kong, oltre ovviamente a quella di Riyadh) parteciperanno alla selezione per essere prescelte.

Anche da questo punto di vista Ken Moelis si prepara ad avere l’intero mondo finanziario letteralmente ai propri piedi!
Stefano di Tommaso